bruxismo – bruxism

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Il bruxismo è una via di scarica dell’ansia.Nei fumatori si è riscontrato il bruxismo con una frequenza cinque volte maggiore rispetto ai non fumatori.

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smoking_1623447cIl bruxismo è una via di scarica dell’ansia.Nei fumatori si è riscontrato il bruxismo con una frequenza cinque volte maggiore rispetto ai non fumatori.

Le neuroscienze ci spiegano che ad una situazione di stress o di una prolungata esposizione ad un evento traumatico il nostro cervello rilascia più neurotrasmettitori tra cui la dopamina.

Secondo il direttore del gruppo di ricerca della UPV / EHU Francisco Gómez, il rilascio di dopamina è coinvolto nella regolazione delle emozioni attivate in situazioni di disagio e di ansia, oltre ad essere implicato nello sviluppo di comportamenti orali ripetitivi (serrare o digringare i denti, masticare gomme o mangiarsi le unghie, ecc)

761419485Lo studio conferma che vi è una significativa associazione tra il rilascio di dopamina nel cervello frontale e il bruxismo (digrignamento dei denti) in una situazione stressante in atto. Negli esperimenti del Prof F. Gomez nei ratti stressati c’è la correlazione tra attività masticatoria non funzionale e dopamina centrale.

La ricerca condotta dal Departamento de EstomatologíaFrancisco Gómez y del Departamento de Farmacología Jorge Ortega , Igor Horrillo y Javier Meana de la Facultad de Medicina y Odontología de la UPV/EHU riporta che il bruxismo diurno può essere benefico per il corpo “come un modo di scarica tensione emotiva e stress”.

Da ricercatori e clinici questo tipo di ricerca ci porta ad un bivio interpretativo ovvero il bruxismo diurno è un sistema più meno consapevole allo stress ma è anche una azione che logora e crea disturbi nella popolazione.

Si potrebbe aggiunger che se l’attività di serramento/digrignamento è circoscritta a pochi momenti nell’anno e della vita non si pone il problema ma se questo tipo di attività diventa cronica e/o un abitudinaria vi è un chiaro sottostante malessere (ansia stress) nella persona.

In questo secondo caso è coinvolta è il 20 % della popolazione mondiale e i dati sono in aumento.

Nei fumatori si è riscontrato bruxismo con una frequenza cinque volte maggiore rispetto ai non fumatori (probabilmente perché la nicotina stimola l’attività centrale dopaminergica), così come nei tossicodipendenti ed in chi consuma eccesive quantità di alcool e caffeina. Questi dati ci portono a riflettere e a sottolinerare l’interazione ansia bruxismo.

Alessandro Bargnani

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