bruxismo – bruxism

Ricerca & Bruxismo

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Fattori rischio per il bruxismo notturno nella popolazione

research-studies_000Risk factors for sleep bruxism in the general population.

L’articolo scientifico in oggetto  di Ohayon MMLi KKGuilleminault C. nella  US National Library of MedicineNational Institutes of Health afferma che il bruxismo notturno è comune nella popolazione generale e rappresenta un terzo della parasomnia più frequente. Esso ha numerose conseguenze, che non si limitano a problemi dentali o muscolari. Tra i fattori di rischio associati, i pazienti con ansia e disturbi respiratori nel sonno, hanno un numero maggiore di fattori di rischio per il bruxismo nottu, e questo deve sollevare preoccupazioni per il futuro di questi individui. Uno sforzo educativo per sensibilizzare i dentisti e medici circa questa patologia è necessario. In italia la nostra Equipe di bruxare.com sta portando avanti questa forma di sensibilizzazione.rno
Di seguito inseriamo l’abstract in lingua originale e il link relativo.

Risk factors for sleep bruxism in the general population.

Abstract

OBJECTIVE:

Sleep bruxism can have a significant effect on the patient’s quality of life. It may also be associated with a number of disorders. However, little is known about the epidemiology of sleep bruxism and its risk factors in the general population.

DESIGN:

Cross-sectional telephone survey using the Sleep-EVAL knowledge based system.

SETTINGS:

Representative samples of three general populations (United Kingdom, Germany, and Italy) consisting of 158 million inhabitants.

PARTICIPANTS:

Thirteen thousand fifty-seven subjects aged > or = 15 years (United Kingdom, 4,972 subjects; Germany, 4,115 subjects; and Italy, 3,970 subjects).

INTERVENTION:

None.

MEASUREMENTS:

Clinical questionnaire on bruxism (using the International Classification of Sleep Disorders [ICSD] minimal set of criteria) with an investigation of associated pathologies (ie, sleep, breathing disorders, and psychiatric and neurologic pathologies).

RESULTS:

Grinding of teeth during sleep occurring at least weekly was reported by 8.2% of the subjects, and significant consequences from teeth grinding during sleep (ie, muscular discomfort on awakening, disturbing tooth grinding, or necessity of dental work) were found in half of these subjects. Moreover, 4.4% of the population fulfilled the criteria of ICSD sleep bruxism diagnosis. Finally, subjects with obstructive sleep apnea syndrome (odds ratio [OR], 1.8), loud snorers (OR, 1.4), subjects with moderate daytime sleepiness (OR, 1.3), heavy alcohol drinkers (OR, 1.8), caffeine drinkers (OR, 1.4), smokers (OR, 1.3), subjects with a highly stressful life (OR, 1.3), and those with anxiety (OR, 1.3) are at higher risk of reporting sleep bruxism.

CONCLUSIONS:

Sleep bruxism is common in the general population and represents the third most frequent parasomnia. It has numerous consequences, which are not limited to dental or muscular problems. Among the associated risk factors, patients with anxiety and sleep-disordered breathing have a higher number of risk factors for sleep bruxism, and this must raise concerns about the future of these individuals. An educational effort to raise the awareness of dentists and physicians about this pathology is necessary.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11157584?dopt=Abstract

Bruxismo nei bambini

Vi segnalo questo interessante articolo sul bruxismo nei bambini del Dott.Kenneth H. Hirsch, DDS della Kidshealteh. Troverete la descrizioni di  alcuni sintomi che possono ricondurre ad una possibile attività notturna mandibolare di vostro figlio. Buona lettura. http://kidshealth.org/parent/general/teeth/bruxism.html#

Bruxismo nei bambini e negli adulti: cause, terapia, durata. da FarmacoeCura.it

1 Introduzione

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Quando osservate vostro figlio mentre dorme, potete ascoltare la melodia dei suoi dolci sogni:  respiro regolare e forse un occasionale sospiro. Ma alcuni genitori sentono suoni aspri e stridori dovuti al digrignare dei denti: questo disturbo è chiamato bruxismo ed è abbastanza comune nei bambini.

Bruxismo è un termine medico per indicare il digrignare i denti dovuto alla contrazione della muscolatura masticatoria, specialmente durante il sonno profondo o mentre si è sotto stress. Viene dal termine greco “brychein” che significa far stridere i denti.

Tre bambini su dieci digrignano o fanno stridere i denti, dicono gli esperti, con la più alta incidenza in bambini al di sotto dei 5 anni.

2 Scopri se soffri di bruxismo

Per scoprire se soffri di bruxismo è sufficiente mettersi davanti allo specchio con i denti allineati ed appoggiati i superiori sugli inferiori; se non si individuano spazio tra incisivi superiori ed inferiori è probabile che soffriate di bruxismo.

3  Cause

Nonostante i numerosi studi fatti, nessuno sa da cosa dipenda davvero il bruxismo. In molti casi i bambini possono digrignare i denti perché tra l’arcata superiore e l’arcata inferiore dei denti non vi è un’allineamento corretto, altri la considerano come una risposta al dolore dovuto per esempio a mal di orecchie o mal di denti. I bambini potrebbero trovarsi perciò a digrignare i denti in modo da alleviare il dolore, così come potrebbero celare una lesione muscolare.

Lo stress, sotto forma di tensione nervosa o ansia, è un’altra causa rilevante di bruxismo. Un compito in classe od una significativa novità nelle abitudini quotidiane (come fratellino in arrivo od un nuovo maestro) sono situazioni ad alto rischio, anche discutere con genitori e fratelli può causare uno stress sufficiente per portare a digrignare i denti o serrare le mandibole.

Alcuni bambini iperattivi, infine, possono manifestano sintomi di bruxismo.

4 Effetti

Generalmente il bruxismo ha conseguenze dirette sui denti, se molti casi passano inosservati senza effetti negativi, in altri può manifestarsi un lievemal di testa o mal di orecchie. Molto spesso, tuttavia, la condizione può essere più fastidiosa per gli altri familiari a causa del suono prodotto durante il digrigno.

In alcuni casi estremi il digrigno notturno e il serrare le mandibole può togliere lo smalto ai denti, scheggiarli, aumentare la sensibilità orale a caldo e freddo  e causare grave dolore facciale e problemi alla mandibola, come la malattia temporomandibolare.

La maggior parte dei bambini che digrignano, tuttavia, non ha problemi a meno che il loro digrignare e serrare non siano cronici.

5 Diagnosi

Molti soggetti che digrignano i loro denti non sono consapevoli di ciò, così sono spesso i fratelli o i genitori che identificano il problema. Alcuni segnali da considerare sono:

  • Rumore da digrigno durante il sonno,
  • Dolori alla mandibola o alla faccia durante la mattinata,
  • Masticare l’interno della guancia,
  • Rosicchiarsi le unghie,
  • Succhiarsi il pollice rosicchiare matite e giocattoli per i bambini.

Se pensate di soffrire di bruxismo consultate il vostro dentista che valuterà lo smalto dei denti, insolite scheggiature e usure, e spruzzerà aria e acqua sui denti per verificare la sensibilità. Se viene rinvenuto un danno il dentista dovrà rivolgere al paziente una serie di domande, come ad esempio:

  • Come ti senti prima di coricarti?
  • Sei preoccupato per qualcosa a casa o a scuola?
  • Sei arrabbiato con qualcuno?
  • Come ti senti dopo aver dormito?

Il test aiuterà il dentista a capire se le cause del digrigno sono legate a fattori anatomici (disallineamento dei denti) o psichici (stress) e provvederà a pianificare un piano di intervento efficace.

6 Cura e terapia

Nei casi in cui il digrigno dei denti sia causa di dolore al viso e/o alle mandibole o di danno ai denti, i dentisti potrebbero ritenere necessaria una notte sotto controllo, in cui rilevare un calco dei denti.

La maggior parte dei bambini colpiti supera il bruxismo, ma una combinazione di verifiche da parte dei genitori e visite dentistiche può aiutare a mantenere sotto controllo il problema.

Sia che la causa sia fisica o psicologica, è possibile controllare il bruxismo rilassandosi prima di coricarsi, per esempio con un bagno o una doccia calda, ascoltando per un po’ di minuti una piacevole musica o leggendo un libro. Per il bruxismo causato da stress, cercate di scoprire la causa scatenante e lavorate su questa: ad esempio un bambino che si preoccupa di essere lontano da casa per un primo campeggio potrebbe aver bisogno di essere rassicurato che la mamma o il papà saranno vicini se dovesse succedere qualcosa.
Se il problema è più complicato discutete sulle preoccupazioni del vostro bambino e cercate di alleviarne le paure, se siete preoccupati per il suo stato emotivo parlatene al vostro medico.

In alcuni casi queste attenzioni non sono sufficienti per arrestare il  fenomeno del bruxismo. Se il bambino ha difficoltà a dormire o si comporta diversamente rispetto al solito, il pediatra o il dentista potranno suggerire una valutazione psicologica. Questo può aiutare a determinare la causa scatenante e fonte dello stress e a suggerire un adeguato trattamento del bruxismo.

7 Bite

Per quanto riguarda gli adulti è possibile correggere il disturbo e prevenirne gli effetti collaterali indossando un bite, una mascherina simile al paradenti che portano i pugili che viene portata soprattutto di notte, in grado di creare una barriera protettiva tra le due arcate dei denti. E’ possibile acquistarne uno personalizzato dal dentista (dai € 400 a crescere), oppure da qualche anno è possibile acquistare un bite universale in farmacia a meno di € 70.

8 Prevenzione

Poiché il bruxismo è una reazione naturale del bambino durante la crescita e  lo sviluppo, nella maggior parte dei casi non può essere prevenuto. Il bruxismo da stress indotto può invece essere evitato parlando regolarmente con i ragazzi dei loro sentimenti ed aiutandoli a far fronte allo stress.

9 Durata

Il bruxismo causato da stress continuerà fino a quando non si elimina la fonte di disagio, sia nei bambini che negli adulti.

Il bruxismo infantile è di solito rinvenibile durante l’adolescenza. La maggior parte dei ragazzi finisce di digrignare i denti al termine dell’infanzia, perché i denti permanenti sono molto più sensibili al dolore. Alcuni bambini, tuttavia, continuano a digrignare anche durante l’ adolescenza.

Revisione scientifica e correzione a cura del Dr. Guido Cimurro (farmacista)


Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata

http://www.farmacoecura.it/malattie/bruxismo-bambini-cause-terapia-durata/

Bruxismo e Patologie correlate: studio su 13057 soggetti

Patologie correlate

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Nello studio http://chestjournal.chestpubs.org/content/119/1/53.long ci si pone il quesito se il bruxismo notturno può:

 a. modificare la qualità della vita del paziente;

 b. essere associata a una serie di fattori di rischio;

 c. essere collegato ad altri problemi di salute nella popolazione generale.

Le persone studiate sono state tante, 13057 soggetti di età di almeno 15 anni; con un campione rappresentativo del Regno Unito, 4.972 soggetti; della Germania, 4.115 e dell’Italia, 3.970 soggetti. Il risultato è stato che il bruxismo è più frequentemente associato a:

1. Sindrome da apnea ostruttiva del sonno;

2. Russamento importante,

3. Alterazioni del sonno (es. comportamenti violenti);

4. Soggetti con moderata sonnolenza diurna,

5. Bevitori di alcol,

6. Bevitori di caffeina,

7. Fumatori,

8. Soggetti molto stressati, con ansia e depressione;

9. Alterazioni elettroencefalografiche del complesso alfa.

10. Sensazione soggettiva di soffocamento

11. Apnee e risvegli notturni, sonnolenza diurna,

12. Mal di testa al risveglio;

13. Allucinazioni notturne spesso associate a paralisi.

Lo studio termina dicendo che i pazienti con bruxismo hanno consultato più frequentemente medici e odontoiatri.

Altri studi effettuati sul bruxismo sono davvero interessanti. Nel successivo ad esempio si nota che se si fanno stringere i denti (serramento) aumenta la pressione del sangue, sia nei soggetti con pressione sanguigna normale che in quelli ipertesi. Serrando i denti per 30 secondi l’aumento è di 3,2 mm di mercurio, se si serrano per un minuto l’aumento è di 5,5 mm di mercurio. In un gruppo di soggetti ipertesi serrando per un minuto la

pressione aumentava di 4,6 mm. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/277577

In una prestigiosa rivista sul sonno, in un gruppo di soggetti con bruxismo si evidenziava http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9456463 :

• Dolore alla bocca e alla faccia e fisico;

• Alterazione di alcune onde dell’elettroencefalogramma nel 15% dei soggetti, che avvengono spesso durante i 10 secondi che precedono lo sviluppo di un episodio di bruxismo.

• Sintomi vegetativi (il 23% sudorazione, palpitazioni durante la notte del 62%, diminuzione della libido 50% );

• Il 19% aveva un aumento della pressione sanguigna che richiede il trattamento.

• Il 65% ha dichiarato frequenti mal di testa il mattino.

Digitando nei motori di ricerca “bruxism and cardiac disease” si trovano diversi articoli che ipotizzano correlazioni tra questa parasonnia (il bruxismo) e l’ipertensione, es.: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16911037

articolo a cura di Dr. Daniele Tonlorenzi da medicinaitalia.it

http://www.medicitalia.it/minforma/Odontoiatria-e-odontostomatologia/699/Bruxismo-come-riconoscerlo-e-come-affrontarlo

Il movimento dentale nel Bruxismo, video esplicativo.

Questo Video mostra in maniera molto chiara il movimento della nostra bocca e il lavoro di supporto del Bite.

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RICERCA E INNOVAZIONE

Esistono ricerche condotte con il Test di Luscher ed il bruxismo che hanno messo in evidenza come vi sia una stretta relazione fra la mancanza di calma interiore aggravata da un’immagine di sé inadeguata. Tale condizione riflette un carico di ansia percepito dall’Io nella gestione delle tensioni interne che si scaricherebbe proprio attraverso il digrignare i denti.

La ricerca condotta dal dott. K.H. Thuir, 1982, con 120 pazienti mostra come nel Test venga evidenziata proprio “l’ipertensione contrattiva”.

Dr. Del Longo Nevio – Direttore Istituto Italiano “Max Luscher” – Padova

Bruxismo, la cura tra dentisti e psicologi

mente1Ven, 15/ 02/2013

Dentisti e psicologi sono concordi che il bruxismo, ovvero il digrignamento dei denti ritmico e spasmodico diurno e notturno, ha soltanto cause di natura nervosa. Anche perché è un modo per scaricare tensioni, frustrazioni, stati di ansia accumulato nel passato, che colpisce prevalentemente le persone controllate e formali, che per vari motivi non possono esprimersi liberamente. Ma le cose sono destinate a peggiorare visto l’attuale momento che vive il Paese. A lanciare l’allarme è stato il presidente dell’associazione nazionale dentisti italiani (Andi), Gianfranco Prada, che durante un incontro sull’odontoiatria ha spiegato: “Sono sempre più gli italiani che devono fare i conti con il bruxismo. Il disturbo riguarda ormai il 10 per cento dei connazionali. Ma con la crisi i numeri sono destinati ad aumentare”. La soluzione al problema è semplice: rivolgersi al proprio dentista e rassegnarsi all’idea di dover indossare durante la notte un apparecchio, famigerato byte, che protegge i denti dai continui sfregamenti.

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Però, segnala il presidente dell’Andi Prada: “Il problema è che molti rimandano l’intervento a causa dell’eccessivo costo. Infatti non mancano persone che si affidano al fai da te e comprano appositi apparecchi nelle farmacie per risparmiare”.

Negli ultimi tempi c’è molta attenzione verso le discipline che leggono i messaggi mandati dal corpo alla mente e viceversa. Per esempio fa proseliti la dentosofia, una cura basata sulle lettura simbolica dei denti che dà una interpretazione psicologica ai problemi della bocca. È stata ideata alla fine degli anni Ottanta da due medici antroposofici, Rodrigue Mathuieu e Michel Montaud, i quali sostengono che i denti rivelano antichi blocchi e problemi emotivi da risolvere con una strategia mirata. Nei nostri denti, insomma, si trova la memoria psicoemeozionale della propria vita e quando essi fanno male ci stanno inviando un messaggio preciso, con lo scopo di far affiorare alla coscienza un problema nascosto e irrisolto.

http://www.janssen-italia.it/news/Bruxismo-cura-tra-dentisti-psicologi

Bruxismo, stress & perfezionismo. Il caso di Elisa

Sono a a condividere l’esperienza di Elisa (nome di fantasia), 35 anni, lavoratrice devota con una particolare e boicottante predisposizione al controllo e al perfezionismo. Attesta un sonno disturbato, grosse difficoltà nell’addormentamento, risveglio mattutino anticipato senza poi possibilità di riaddormentarsi. Il controllo della sua vita e del benessere dei famigliari occupa in maniera importante il … Continua a leggere

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